Regalo culturale per Natale
Una proposta di regalo a numero limitato per il tuo Natale.
Centro Culturale Novecentonovantanove e Serviziculturali.it ti propongono un pacchetto con:
- Un libro delle nostre edizioni, per le prime 10 richieste: Brescia Cuore;
- Un DVD da guardare in famiglia: C come Calcio (film per ragazzi e bambini);
- Una bottiglia di Rosso nostrano delle Colline Bresciane;
- Un alberello fatto mano da "Pupazzi di Panno" in stoffa e bottoni.
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Per richiedere e ricevere il pacchetto fai una erogazione liberale alla nostra associazione (minimo 10€) con la seguente modalità:
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COME RICEVERE A CASA IL PACCHETTO REGALO?
1_Effettuare un bonifico di almeno 10,00 Euro intestato a:
Centro Culturale 999 presso BANCA POPOLARE DI SONDRIO.
IBAN: IT86M0569654370000002170X00. Causale: Erogazione liberale
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(Per le consegne a Brescia e provincia non è prevista la spesa di spedizione, per località fuori provincia sono da aggiungere i costi di spedizione).
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Il nonno, Morris e io
Il nonno, Morris e io
Miryam Chanoch ha donato ai bambini italiani questo libro.
Un nipotino, un nonno e il suo cane: i bambini di fronte alla morte dei propri cari.
Il nonno, Morris e io è una piccola fiaba illustrata, nata in Israele, che affronta questo tema con realismo e magia, con sentimento e speranza.
Traduzione e postfazione di Manuela Dviri. Disegni di Bernat Muntès.
Nel nostro mondo, ai tempi del Covid, non ci si avvicina volentieri all’argomento dolore, sofferenza, morte. Certo non con i nostri bimbi. Questo racconto invece lo fa, con delicatezza, con amore, con mano sicura.
(dalla postfazione di Manuela Dviri).
Dimensioni: 210x210mm
Pagine n. 55 a colori.
Disponibile ebook e cartaceo su AMAZON oppure al nostro magazzino.
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COME RICEVERE A CASA IL VOLUME?
1_Effettuare un bonifico di 15,00 Euro (comprensivo di spese di spedizione) intestato a: Centro Culturale 999 presso BANCA POPOLARE DI SONDRIO.
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Tempo di consegna circa 7 giorni lavorativi.
Servizio sospeso nel mese di agosto.
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Il nonno, Morris e io
Testi di Miryam Chanoch
Disegni di Bernat Muntès
Traduzione italiana a cura di Manuala Dviri
Versione italiana a cura di Sara Dalena, Simone Agnetti e Paolo Bolpagni
Prima edizione, Israele 2019 - Grandpa, Morris and me -
Prima edizione italiana, Brescia-Milano-Tel Aviv, novembre 2020.
Il peso dei bagagli
Il peso dei bagagli di Stefano Crespi
Stefano Crespi (Brescia, 1979) è artista e viaggiatore. Dall'unione di queste due anime è nata una raccolta di racconti di viaggio: un libro sognante in cui l'autore si libera del peso dei bagagli per trovare l'uomo, le relazioni e le persone.
Che cosa è pesante e che cosa è leggero?
Quanto pesa dire a una persona «Ci rivedremo», quando sai che probabilmente non la ri ve drai? Il peso dei bagagli non puoi vederlo apparire su una bilancia e, se è vero che lo zaino si porta regolando a pennello gli spallacci e stringendolo sulle anche, per sentirne veramente il peso devi ascoltarti lo stomaco e il petto.
Lì sta il peso dei bagagli.
(dall'introduzione al libro)
Edizione a cura di Simone Agnetti, Paolo Bolpagni, Sara Dalena e Claudia Foletti, Simona Romele.
Prima versione ebook settembre 2020, prima versione a stampa ottobre 2020.
Dimensioni: 190x115mm
Pagine n. 188
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Arte, socialità, politica Articoli dell’“Avanti della Domenica” 1903-1907. Libro a cura di Paolo Bolpagni
Arte, socialità, politica
Articoli dell’“Avanti della Domenica” 1903-1907
di Paolo Bolpagni
L’“Avanti della Domenica”, uscito tra il gennaio 1903 e il marzo 1907, fu uno dei periodici culturali più interessanti di quel primo decennio del Novecento che coincide con l’età giolittiana e della sinistra costituzionale: era un’“Italietta” che i fascisti ricorderanno poi con disdegno, ma che in realtà fu protagonista di grandi conquiste economiche e sociali, e che conobbe il primo autentico incremento del benessere collettivo.
Sono gli anni in cui si iscrive la vicenda editoriale di questo settimanale, che nacque come supplemento del quotidiano socialista “Avanti!” in diretta concorrenza con la borghese “Domenica del Corriere”; e, sotto la guida del suo giovane e coraggioso direttore Vittorio Piva (Belgirate, 1875 - Roma, 1907), venne a rendersi sempre più indipendente, fino a diventare, grazie alle innovazioni grafiche, contenutistiche e stilistiche, una delle riviste illustrate di punta nell’Italia di allora.
Questo libro, che si pone come ideale prosecuzione del precedente volume di Paolo Bolpagni L’arte nell’“Avanti della Domenica” 1903-1907, contiene un’antologia dei migliori articoli apparsi durante le cinque annate del periodico, con particolare riferimento ai temi inerenti all’arte, e al rapporto tra questa e le istanze del socialismo: recensioni di mostre, presentazioni critiche di scultori, pittori e incisori, testi di teoria estetica, polemiche su fatti di vita culturale. Autori erano letterati e giornalisti di valore, come lo stesso Vittorio Piva, Margherita Sarfatti, Giovanni Cena, Edmondo De Amicis, Guelfo Civinini (che sarà anche librettista per Puccini), Diego Garoglio, Goffredo Bellonci, Tomaso Monicelli (padre del regista Mario) e perfino Gabriele d’Annunzio.
Ne emerge il ritratto di un settimanale originale e battagliero, specchio dell’Italia di quegli anni: una rivista di area socialista, ma autonoma dalle direttive culturali del partito; non monolitica nella linea e nelle convinzioni espresse, ma generalmente tesa ad affermare il diritto a una creatività libera, senza subordinazioni a fini politici o di propaganda. Perché “l’unico carattere sociale che l’Arte può avere”, scrive Vittorio Piva nel maggio 1905, “è la bellezza, in tutti i suoi vari aspetti”.
Il libro è arricchito anche da un ampio apparato di indici e da due approfonditi testi introduttivi (sulla storia editoriale dell’“Avanti della Domenica” e sul ruolo ricopertovi dalla critica d’arte).
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